Tumori del sangue, ricerca fiorentina

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Dai ricercatori fiorentini un importante risultato contro i tumori del sangue. Un approccio terapeutico in grado di superare i limiti delle cure convenzionali contro la policitemia vera, tumore delle cellule staminali del sangue. E’ il risultato documentato dallo studio internazionale Response, coordinato da Alessandro Maria Vannucchi – associato di Malattie del sangue dell’Università di Firenze – e pubblicato sull’ultimo numero della rivista scientifica New England Journal of Medicine (“Ruxolitinib versus Standard Therapy for the Treatment of Polycythemia Vera”). La policitemia vera è una neoplasia mieloproliferativa cronica caratterizzata dall’aumento della massa circolante di globuli rossi, da segni e sintomi legati alla proliferazione non regolata delle cellule midollari (che è causa di sintomi generali e dell’ingrossamento della milza) e da un rischio elevato di trombosi arteriose e venose. La policitemia vera è determinata da una proteina mutata presente in tutte le cellule del sangue, JAK2. Lo studio clinico ha coinvolto 222 pazienti in Italia, Europa, Stati Uniti e Australia e ha dimostrato l’efficacia di un farmaco inibitore della proteina JAK2 in pazienti con policitemia vera intolleranti o non rispondenti alla terapia convenzionale. Lo studio clinico è stato condotto nel Laboratorio congiunto delle malattie mieloproliferative croniche dell’Ateneo fiorentino e dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, diretto da Vannucchi (nella foto a sinistra), grazie anche al finanziamento di un progetto AIRC 5 per Mille e con il contributo di assegnisti e dottorandi dell’Università di Firenze.

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