Sindrome da spending, dipendenti comunali in calo L’assessore Gianassi: ”Pochi anni fa erano 5.800, ora 4.500”. Piano di rilancio per i Quartieri

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Anche i Comuni piangono. La spending review colpisce direttamente gli enti locali, che si trovano costretti ad ottimizzare le sempre meno consistenti ricchezze. E a far conto su un personale ridotto rispetto al passato, con tutto ciò che questa carenza di forza lavoro comporta. “Il blocco del turn over sta ovviamente determinando una riduzione del numero dei dipendenti – conferma l’assessore a Organizzazione, Personale, Lavoro e Decentramento di Palazzo Vecchio, Federico Gianassi -. Basti pensare che solo fino a pochi anni fa erano 5.800 e oggi siamo attorno ai 4.500. Numero che per altro è destinato ancora a scendere, visto che la legge stabilisce che la possibilità di riassunzione di nuovo personale rispetto ai pensionamenti è del 5 a uno. Per fortuna adesso, con le nuove misure di incentivo, se si definisce un piano occupazionale triennale questo rapporto si può alzare un po’ per arrivare a 5 a 2 o anche 5 a 3”. Nonostante i tagli c’è però l’esigenza di servizi sempre più efficienti al cittadino. Uno dei temi in discussione è la funzione dei Quartieri, che nei piani dell’amministrazione c’è intenzione di rilanciare. “Senz’altro. E il rilancio sta già avvenendo, per quanto ci consentono le risorse. Intanto i Quartieri sono passati dall’anagrafe direttamente sotto la gestione del sindaco. Per quanto poi riguarda gli aspetti pratici, abbiamo deciso di aprire uno sportello al cittadino nei quartieri e abbiamo potenziato il servizio anagrafe decentrato, portando da 4 a 6 i punti adibiti, con le due sedi dei Quartieri 1 e 3, dove però al momento l’apertura avverrà solo un giorno alla settimana, su prenotazione”. (Ma.Ab.)

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