Tagli alla sanità, la Toscana ha perso 2.500 addetti Il governatore Rossi: è come se avesse chiuso la più grande impresa della regione

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La Toscana ha già dato sul piano dei tagli, oltre non possiamo andare, ha detto durante la presentazione del festival della sanità di Viareggio l’assessore alla Salute Luigi Marroni. Tutt’al più possiamo procedere nel lavoro di riorganizzazione, se ci danno tempo. Adesso sulla questione sanità si leva anche la voce del governatore Rossi: “Forse pochi se ne sono accorti – ha dichiarato a un incontro della Fimmg – ma in questi anni di crisi il servizio sanitario regionale ha perso 2500 addetti su 50mila. Come se avesse chiuso la più grande impresa della Toscana. Ma il servizio è in piedi, con ottimi risultati di qualità, grazie all’impegno di tutti gli operatori, a tutti i livelli, e può contare su una situazione di bilancio solida e certificata. Ma tutto il sistema nazionale è in una situazione delicata. Il nuovo patto per la salute c’è e la Toscana ha dato un contributo fortissimo. Al governo chiediamo che venga rispettato”. Insomma, tagliare ancora significherebbe compromettere l’equilibrio del sistema. Di più si può fare, ma solo riorganizzando. “In Toscana – ha aggiunto Rossi – siamo andati avanti nell’organizzazione sul territorio, con le associazioni territoriali, le case salute, le strutture per le cure intermedie. Abbiamo possibilità di riprendere sul territorio una strada di crescita. Proviamo a scrivere un nuovo programma ascoltando il mondo medico”. Il problema però non è il mondo medico, quanto le casse sempre più vuote.

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