Chianti, vendemmia discreta. Reggono i prezzi

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Meglio di quanto previsto. Ci si attendeva un’annata difficile per il vino Chianti a seguito dell’effetto Covid. Invece si preannuncia tutto sommato discreta, con minori quantità ma grande qualità. Le aziende, che sono nel pieno della vendemmia, alcune a metà e altre già al termine, si dicono soddisfatte: “La vendemmia – afferma Giovanni Busi, presidente del Consorzio Vino Chianti – sta proseguendo bene, speriamo che il tempo ci assista anche per i prossimi 10 giorni, poi potremo brindare”.  Un calo della produzione era nei programmi. “Avevamo deciso di ridurla del 20% per garantire un equilibrio di mercato, mantenere i prezzi dello sfuso e la remuneratività per le imprese, ma poi non c’è stato bisogno che gli agricoltori facessero nessun intervento nelle vigne”. Ci ha pensato la natura: sulle viti quest’anno sono maturati meno grappoli così la diminuzione è stata spontanea.
Segnali positivi arrivano, oltre che dalle vigne, anche dal mercato”.

Non trascurabile l’aspetto dei prezzi: “Al 31 agosto abbiamo registrato a consuntivo un calo solo dello 0,5% rispetto all’anno precedente, mesi fa ci aspettavamo perdite del 5-10%. Invece siamo sostanzialmente in pareggio”, afferma Busi. Il Chianti è venduto per il 70-75% nella grande distribuzione e qui ha fatto registrare numeri in aumento nonostante la crisi dovuta alla pandemia Covid-19.