Una candidatura guadagnata sul campo, prima con il mandato come assessore poi con il passaggio delle primarie interne al PD. E una poltrona da sindaco conquistata attraverso la creazione di un campo largo.
Francesco Pignotti avvia il suo mandato con la costruzione di una giunta orientata al lavoro di squadra, assieme alla quale dare le risposte che il territorio si aspetta, soprattutto in materia di grandi opere, quelle ereditate dalla precedente amministrazione e ancora non completate, a cui si sommano i bisogni infrastrutturali, ma anche sociali.
Cominciamo però parlando di politica e tra questo della crescita dell’astensionismo e la diminuzione del consenso.
“L’astensionismo è tema europeo e nazionale, ma anche locale. A Bagno a Ripoli abbiamo un po’ frenato questa tendenza al non voto e devo dire che il centrosinistra ha mantenuto il suo consenso. Credo che la disaffezione dipenda più che dalle scelte di governo, a tutti i livelli, dalla percezione che il cittadino ha in genere della politica. Si commettono degli errori nella costruzione del rapporto con i cittadini, a cui è necessario parlare in modo più trasparente, riallacciando un rapporto emotivo e cercando di riguadagnare la reputazione. Per far questo si parte dal livello locale; un sindaco deve far capire che la politica ha un ruolo importante ed è funzionale alla vita della comunità”.
Il mandato Pignotti comincia ereditando diverse partite aperte da chiudere.
“E’ vero, questa è una parte importante del lavoro da fare. Ci sono delle priorità che ci siamo dati. A cominciare dall’applicazione del PNRR, con la realizzazione delle piste ciclabili previste, le aree verdi, il nuovo asilo nido con la scuola per l’infanzia. E ancora la chiusura dei cantieri di Autostrade: la prossima settimana incontrerò i responsabili per chiedere la realizzazione di tutte le opere di mitigazione ambientale dove è necessario. Terza priorità l’edilizia scolastica, così da garantire alle future generazioni strutture funzionali, come la nuova Redi e la ristrutturazione di Rimaggio.
Quale ritiene che siano invece le priorità per le diverse frazioni.
“Prima cosa voglio ribadire l’intenzione di dare vita a una consulta per le frazioni, che dialoghi con l’amministrazione. Credo inoltre sia necessario lavorare sul tema dei collegamenti per il trasporto pubblico locale, soprattutto quando sarà terminata la tramvia. E ancora la sicurezza stradale, senza contare la questione vivibilità urbana, con servizi efficienti e raggiungibili e attenzione al decoro”.
Altro tema importante e a volte trascurato è quello della socialità.
“E’ vero, lo stare insieme è un aspetto essenziale per la qualità della vita. Bisogna coinvolgere le associazioni e i circoli per metterli al centro della rete sociale del territorio, valorizzando il loro ruolo”.
Torniamo dove abbiamo iniziato, cioè alla politica. Ha messo insieme un campo largo che si è proposto come forza di governo. Adesso ci sarà un’apertura alle opposizioni?
“Prima del voto ho chiesto un dialogo aperto con tutti e abbiamo raggiunto un buon consenso. Vorrei portare avanti un mandato nel segno della collaborazione, anche con le opposizioni, lavorando sui temi e sui contenuti”.