Banche, tanti gli sportelli che chiudono in Toscana

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Banche, in Toscana aumenta l’emorragia di sportelli e crescono i Comuni non “bancati”. Dal 2021 al 2022, si sono persi 57 sportelli bancari (-3,5%). La maggior parte di questi sono su Firenze (14), ma è Arezzo la provincia con la variazione negativa più alta (-5,88%). Un’emorragia che continua: nei 7 anni precedenti, dal 2015 al 2022, la Toscana ha perso 697 sportelli (-30%), la maggior parte di quali sempre su Firenze (188). Lo dicono gli ultimi dati di Banca d’Italia sul settore, ripresi da Cgil, confermando un pericoloso trend in corso da tempo sulla desertificazione bancaria. I dati di Banca d’Italia certificano che oltre agli sportelli crollano anche i dipendenti bancari: e in Toscana il calo è più accentuato. Infatti nel 2021 in Toscana erano 20.560 e in Italia 269.779, e nel 2022 rispettivamente 18.573 e 264.132. E impressiona rilevare che nel 2015 erano rispettivamente 24.156 e 302.729. “Nonostante la forte crescita degli utili delle principali banche del nostro paese nel 2022, che complessivamente si ragguagliano a oltre 13 miliardi, va avanti senza sosta il processo di desertificazione di ampie zone della nostra regione”, dice Paolo Cecchi, segretario generale di Fisac Cgil Toscana.