“Caro-scuola? Basta con gli allarmismi”

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Adesso c’è anche internet, dove astucci, libri e quaderni si possono comprare a prezzi davvero scontati. Insomma, se ne prova di tutte per tagliare la spesa in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico. Ma Confcommercio non ci sta: “Basta fare allarmismo sul caro-scuola. Le famiglie hanno tutti gli strumenti per risparmiare anche rivolgendosi alle cartolibrerie tradizionali. Senza contare che studio e formazione sono un investimento per il futuro dei nostri giovani, non un costo”. “Ogni anno è la stessa storia – dice per conto della categoria il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – si trasmette l’idea sbagliata non tanto che studiare sia un lusso, il che quando non si parla di scuola dell’obbligo può essere purtroppo vero per una fascia di popolazione, ma piuttosto che i soldi spesi dalle famiglie per l’istruzione dei figli siano tout court sprecati. Con il risultato che per qualcuno, in effetti, vale più spendere centinaia di euro per uno smartphone nuovo piuttosto che per la scuola. Invece le spese per la formazione dovrebbero essere considerate necessarie come quelle per gli alimenti o per la salute”.

“Detto questo, è legittimo per le famiglie cercare di ottimizzare le spese e risparmiare. E lo possono fare anche rivolgendosi alle piccole imprese della distribuzione libraria tradizionale, dove il rapporto di fiducia fra cliente e negoziante è da sempre la migliore garanzia di risparmio. Basta pensare ai pagamenti dilazionati dei libri di testo, senza alcun onere in più”. “Per quanto riguarda poi la cancelleria e tutto il corredo scolastico, il mercato offre tante opportunità di spesa, scegliendo fra brand noti, ovviamente più costosi, e quelli di prezzo più contenuto. L’importante per gli esercenti è garantire sempre una qualità minima e necessaria nella selezione dei prodotti in vendita”.

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