Desertificazione bancaria: meno credito, meno sportelli

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La Toscana della desertificazione bancaria. Se ne è parlato nel corso di una tavola rotonda che la First-Cisl Toscana ha organizzato a Firenze. Un confronto che ha preso spunto dall’analisi, su dati Bankitalia, compiuta dall’Osservatorio regionale del credito di First Toscana, in merito alle tendenze nel sistema creditizio regionale.

Secondo lo studio nel decennio 2011-2021 i volumi creditizi da parte del sistema bancario alle imprese toscane sono diminuiti del 18%, un dato ben più pesante di quello italiano (-7,9%) e che tocca livelli drammatici per le imprese con meno di 20 dipendenti, dove le somme erogate si sono ridotte addirittura di un terzo, -29,6%.

Il rapporto denuncia poi le chiusure di sportelli e i servizi sempre più limitati sul territorio, evidenziando come “gli sportelli bancari in Toscana nel 2021 sono calati dell’8,4% (Italia -7,8%)” proseguendo il trend negativo dell’ultimo decennio: -36,2% (Italia -35,6%). Una chiusura che però “non è stata omogenea nelle varie province”, con Prato che “è stata la più penalizzata, con un -31,4% nel solo quinquennio 2017-2021 a fronte di una media toscana del -22,2% e italiana del -20,9%”.

Ma “oltre a ridurre il numero degli sportelli la maggioranza dei gruppi bancari presenti in Toscana ha effettuato anche una limitazione dell’operatività: oltre l’11% sono senza direttore o con direttore condiviso; per un altro 2% sono ad apertura limitata ad alcuni giorni della settimana; senza considerare diversi sportelli di una banca locale che sono aperti tutti i giorni ma solo per poche ore. Da evidenziare poi che sono circa il 3% quelli aperti da un unico operatore”.