“Musica in fabbrica”: un pianoforte per la ricerca

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Una grande serata di musica e solidarietà, ma anche di intensa partecipazione da parte del pubblico, che ha creato un’atmosfera davvero magica.

Circa 500 persone hanno assistito sabato scorso a “Musica in Fabbrica”, che ha visto come protagonista il celebre pianista Giovanni Nesi, ospitata da Rifinizione Nuove Fibre a Montemurlo. Un connubio, quello tra un ambiente tipicamente industriale e la musica, che è risultato vincente, grazie anche all’impegno di tutti gli organizzatori e ha mostrato come l’arte sia patrimonio collettivo in grado di animare anche luoghi non ad essa consacrati.

Il ricavato della serata ad oggi è di 41.533 euro, a cui se ne aggiungeranno altri da contabilizzare nei prossimi giorni, e sarà interamente devoluto alla Fondazione Fresco Parkinson Institute Italia Onlus per la creazione di un percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale specifico per le Distonie e per finanziare il primo progetto di ricerca genetica clinica rivolto alle persone con malattia di Parkinson con esordio precoce e/o familiarità e Distonie focali del musicista presso il Nuovo Ospedale S. Stefano di Prato.

“La serata è stata magica ed emozionante. Abbiamo assistito a un meraviglioso esempio di resilienza e professionalità. Le eccellenze del territorio si sono unite per portare la musica classica in una fabbrica al servizio delle persone con lo scopo di lavorare insieme per migliorare la qualità di vita dei pazienti attraverso la creazione di un progetto di ricerca che, grazie alla generosità di tutti i sostenitori, saremo in grado di realizzare. È stato un chiaro esempio di come sia possibile raggiungere risultati inaspettati quando si uniscono le forze. Semplicemente un successo”, commenta la dott.ssa Monica Norcini, vice direttore Fondazione Fresco Parkinson Institute.

“Vogliamo dare un contributo concreto al territorio pratese, collaborando al progetto con tutte le competenze e professionalità dei neurologi, impegnati da decenni nella gestione del Parkinson e dei disturbi del movimento. Stiamo, inoltre, da molti anni, lavorando nel trattamento delle distonie attraverso l’infiltrazione della tossina botulinica sui muscoli interessati. La genetica sarà per noi un ulteriore sfida per prevedere in modo più definito l’evoluzione della malattia e per sviluppare una prevenzione sulle generazioni future”, dice il dott. Pasquale Palumbo direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche AUSL Toscana Centro e direttore della SOC Neurologia di Prato.