Negozi aperti in sicurezza, solo su appuntamento

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Aperti, ma non per tutti. L’idea è quella di riaprire solo su appuntamento anche i negozi chiusi in zona rossa: gioiellerie, boutique e jeanserie, negozi di calzature e pelletterie, ma anche articoli da regalo, mobili, bigiotteria e oggettistica varia. È la proposta rilanciata da Confcommercio Toscana per accelerare la programmazione della ripartenza. È la presidente regionale Anna Lapini a spiegare l’idea dello “shopping on demand”: “una iniziativa che riesce a conciliare salute e lavoro, senza pericoli per nessuno. I clienti possono fissare la visita in negozio e fare i propri acquisti con la sicurezza di essere soli. Non ci sarebbe alcun rischio di creare file e assembramenti e, fra un appuntamento e l’altro, i commercianti potrebbero provvedere alla opportuna sanificazione prima di accogliere il cliente successivo”. 

Sullo sfondo, la concorrenza del commercio elettronico: “i grandi colossi internazionali dell’e-commerce stanno costruendo una fortuna sulle chiusure imposte al commercio tradizionale”, sottolinea Anna Lapini, “molti negozianti non si sono persi d’animo, per esempio hanno sviluppato le tecniche del social shopping attraverso Instagram e Facebook, oppure fanno videochiamate con i clienti affezionati per mostrare le nuove collezioni, poi consegnano a domicilio. Ma è un’impresa titanica competere con chi investe milioni di euro l’anno per la promozione dei propri canali di vendita on line”.