Prima campanella, tra tanti supplenti

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Troppi supplenti e pochi insegnanti di ruolo nelle scuole toscane.

Secondo la Cgil Toscana lo scorso 2 agosto il ministro Valditara ha autorizzato 45.124 assunzioni per docenti a livello nazionale, pari al 70% dei posti vacanti disponibili (64.156), ma non è riuscito a reclutare tutto il contingente. “In Toscana – dice Pasquale Cuomo, segretario generale Flc Cgil Toscana – dei 2.367 posti assegnati, su 3.549 disponibilità, al 2 settembre risultano assunti soltanto 1.413 docenti, pari a meno del 60%. Se è vero che si potranno fare immissioni in ruolo fino al 31 dicembre prossimo, esclusivamente per il concorso Pnrr, è altrettanto vero che i percorsi di reclutamento sono ancora tanti, con moltissimi candidati. Per di più, è stata profondamente ingiusta e beffarda la scelta di poter assumere gli idonei del Concorso ordinario 2020 in coda ai vincitori del Concorso 2023 (Pnrr). Queste scelte di contingentare i posti e invertire gli ordini di preferenza hanno portato al glorioso risultato di un aumento della precarietà”.

Secondo la Cgil, riportando alcune cifre toscane, a fronte di 1.413 assunti, nei due turni di graduatorie provinciali supplenze sono stati assegnati 15.314 contratti a tempo determinato, pari a più di 10 volte il contingente assunto, con un aumento di 1.168 precari rispetto all’anno precedente.Osservando con più attenzione i dati, si notano 8.377 supplenti di sostegno in tutti gli ordini di scuola, quindi in queste classi di concorso i precari sono la maggioranza rispetto ai docenti di ruolo. Ma anche i numeri di infanzia e primaria non sono affatto confortanti, infatti ammontano a 2.833, ossia 1.219 in più rispetto all’anno precedente. La secondaria ha per ora 4.104 docenti a tempo determinato.