Pronta a partire la cura con gli anticorpi monoclonali

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Finalmente arriva una prima cura vera e propria per il Covid 19. Sono in distribuzione le prime fiale di anticorpi monoclonali e nel solo mese di marzo ne è previsto in Toscana l’arrivo di 1.080. Sono 12 le prime strutture individuate sul territorio regionale per la somministrazione, con Careggi e l’ospedale dell’Annunziata per Firenze

I farmaci a base di anticorpi monoclonali sono progettati per legarsi alla proteina spike di Sars-Cov-2, in modo da impedire al virus di penetrare nelle cellule dell’organismo. Il primo a essere distribuito è il Bamlanivimab, prodotto dall’azienda farmaceutica Eli Lilly, ma sono in fase di approvazione da parte dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, anche altri farmaci che verranno distribuiti nel prossimo mese di aprile.

“Gli anticorpi monoclonali – spiega l’assessore alla sanità Simone Bezzini – rappresentano uno strumento in più, complementare al vaccino. I dati degli studi a oggi pubblicati indicano che il beneficio è nei pazienti non ospedalizzati, quindi l’utilizzo è indicato in contesti più precoci della malattia, al fine di ridurre la carica virale del paziente ed impedirne il peggioramento. In particolare questi farmaci sono destinati a pazienti con una malattia lieve o moderata, ma ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid 19 a causa di altre patologie croniche concomitanti all’infezione”. La maggior parte di questi pazienti si trova in isolamento domiciliare. Saranno, quindi, le squadre Usca (Unità speciali di continuità assistenziale) e i medici di medicina generale a intercettare i pazienti per il trattamento.

Tramite apposita scheda di pre-arruolamento, predisposta dalla Regione Toscana sulla base delle indicazioni Aifa, i pazienti saranno preselezionati dalle Usca e dai medici di medicina generale e indirizzati ai centri specialistici più vicini per il trattamento.