Ambiente, Firenze resta indietro. Solo 60a in Italia

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Non tira buona aria nelle città della Toscana. La 21esima edizione di “Ecosistema Urbano”, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia, vede tutte le città toscane verso metà classifica. A fronte di una buona presenza di aree verdi e isole pedonali, un trasporto pubblico che ben figura nella domanda e nell’offerta, bassi consumi di acqua e una sufficiente qualità dell’aria, ci sono ancora molti lati da migliorare  ed è addirittura critica la situazione per la produzione dei rifiuti, le dispersioni della rete idrica, i consumi energetici, l’elevato numero di motoveicoli circolanti e il tasso di incidentalità stradale. Livorno (32° nazionale) è prima a livello regionale, seguita da Pisa (43°), Siena (57°) e Firenze (60°). La situazione fiorentina è emblematica di una regione in cui su alcuni aspetti siamo ancora molto indietro e non si riesce ad attivare forme di gestione ottimali dei servizi pubblici. Buona la posizione per i consumi giornalieri di acqua potabile per uso domestico, dove Firenze occupa un ottavo posto nazionale in positivo. Tra le prime in classifica anche per le isole pedonali (6°), per la domanda e l’offerta di trasporto pubblico tra le grandi città (8°). Tra le migliori città italiane per le auto circolanti: 52 ogni 100 abitanti. Sufficiente la qualità dell’aria nei due indici dell’inquinamento atmosferico: Ozono (40°), PM10 (39°). Viene però annoverata tra le situazioni peggiori con una media annuale (superiore a 60 mg/mc.) per quanto riguarda  NO2. Ancora troppi i rifiuti prodotti (619,3 kg/ab/a, 80° posto)  e troppo alto il numero di motoveicoli 19 ogni 100 abitanti (92° posto). Agli ultimi posti anche per l’indice riguardante la capacità di depurazione (77° con il 75%) e  i consumi domestici di elettricità per un 72° posto che certo non soddisfa.

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