Caro caffè per l’anno nuovo
Al distributore automatico Da gennaio dovrebbe scattare l’aumento Iva dal 4 al 10%. Più salati anche snack e bevande

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Caffè più caro, e non solo al bar. Ad aumentare nel prossimo inverno potrebbe essere quello cioè dei distributori automatici, a cui ormai molti si affidano soprattutto negli uffici e nei luoghi pubblici. E non sarà solo il caffè a diventare più salato, ma anche bibite, snack e via dicendo. E’ quanto annuncia non senza preoccupazione Confcommercio Toscana, ricollegandosi al previsto ritocco dell’Iva dal 4% al 10% che potrebbe scattare dal 1°gennaio 2014 e che “rappresenta un pesante aggravio per il vending, un settore ancora poco conosciuto, ma che costituisce una nicchia di eccellenza italiana esportata nel mondo. Basti pensare che un quarto delle macchine automatiche installate nei paesi europei sono made in Italy”.

La nuova fiscalità – che dovrebbe portare 104 milioni di euro di gettito aggiuntivo su base annua per l’erario – secondo Confcommercio “rischia di rompere un puzzle che ha dimostrato di funzionare e di resistere anche in una fase di crisi come quella attuale, grazie ai prezzi bassi dei prodotti al distributore. Con sei miliardi di consumazioni totali, 2,5 milioni di macchine installate, l’automatico è un’industria nazionale con numeri da vertigine. Tant’è che genera ricavi per 2,6 miliardi di euro l’anno e impiega 30mila persone.

 “Dai 3 ai 6 mesi i tempi di adeguamento prezzi nelle macchine installate, dai 30 ai 50 milioni di euro il costo medio che grava da subito sull’azienda, sia per aggiornare i prezzi sulle macchine che considerando il disallineamento fra la data di decorrenza della misura fiscale e il momento dell’effettivo adeguamento del prezzo. E questo per cominciare – dichiara Alessandra Zamperini, Supermatic spa, presidente del Comitato Confida Confcommercio Toscana. Poi si aggiunge l’effetto depressivo sui consumi che l’aumento comporterà nel settore”. 

 Già, perché inevitabilmente l’aumento dell’Iva ricadrà prima di tutti sul consumatore finale: personale dipendente di fabbriche, uffici, studenti e persone in attesa alle stazioni o agli aeroporti si troveranno inevitabilmente con prezzi maggiorati di 6 punti percentuali. E considerato che il taglio di monete più piccolo per le macchinette sono i 5 centesimi, un aumento di dieci centesimi per il solo caffè potrebbe essere prevedibile. (Maurizio Abbati)

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