Accendete i motori, dopo una interminabile stagione delle piogge è arrivata l’estate, come confermano gli oltre 30 gradi di sabato. E camperisti e appassionati delle vacanze in tenda si stanno già preparando a trascorrere quanto più tempo possibile lontani da casa. Senza per la verità dover andare molto lontano. Specie se si considera che l’offerta di posti letto in campeggi e villaggi turistici toscani – come dettaglia la Faita regionale – è seconda solo al Veneto con 241 esercizi e 180mila posti letto. Anche se la maggior parte delle strutture appare calamitata dalle località marine (80% dei posti letto), mentre le città d’arte raccolgono il 6% e le località collinari il 5% dei posti letto. La percentuale più alta di presenze è raggiunta nelle province di Livorno e Grosseto: nella provincia di Livorno c’è il 35% dell’offerta, un quarto circa è nell’Arcipelago Toscano, il 29% in provincia di Grosseto e il 12% in quella di Massa-Carrara.
Un settore che garantisce per altro anche un indotto economico che ha un suo peso, visto che il sistema della ricettività all’aria aperta occupa oltre 5.500 addetti (dei quali il 65% stagionale) e circa 6.400 addetti nell’indotto diretto (appalti, esercizi commerciali all’interno delle strutture, animazione, servizi esternalizzati) con un tasso di stagionalità che supera il 90%.
Ma qual è l’identikit del campeggiatore tipo in Toscana? Secondo la Faita l’ospite dei campeggi oggi è un turista che utilizza in modo intenso la possibilità di prenotare on line direttamente sul sito del campeggio (40%) e utilizza in maniera non molto dissimile gli intermediari, i portali on line e i consorzi di promocommercializzazione. Un clientela che tuttora mantiene un interessante livello di fidelizzazione, con valori mediamente intorno al 55%. “Ci troviamo di fronte a un mercato molto mutato – dice il presidente Faita, Poggiali – che non ha più come principale riferimento il turista con la tenda, il quale continua a amare la Toscana, ma numericamente non rappresenta nemmeno un quarto dei pernottamenti. La domanda ora si rivolge principalmente a bungalow e case mobili (40%) o agli spazi adatti ai caravan (25%) e ai motorcaravan (18%)”.
Intanto la spesa realizzata dai campeggiatori nel settore balneare toscano è stimabile in 300 milioni di euro, il 35% circa della quale attraverso i pubblici esercizi. E questo grazie anche al fondamentale apporto degli stranieri, che rappresentano il 43% degli arrivi e il 35% delle presenze, con tedeschi, olandesi, svizzeri, francesi e inglesi fra i più fedeli frequentatori.