Banca della Terra, futuri agricoltori in fila allo sportello Già assegnati in Toscana 270 ettari tra boschi, seminativi, uliveti e pascoli. Nuovi bandi in arrivo

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Evitare l’abbandono progressivo della terra e restituirla a chi ha un progetto interessante, mirato alla sua valorizzazione sotto il profilo agricolo. E’ il compito che si è prefissa la “Banca della terra”, che a un anno dalla nascita ha presentato il suo primo bilancio. Sono oltre 270 gli ettari di terreni pubblici assegnati, mentre sono stati messi a disposizione oltre 500 ettari di terreno (castagneti da frutto, boschi, oliveti, pascoli e seminativi) e 12 fabbricati, tutti di proprietà pubblica, situati nei comuni di Radicondoli, Murlo, Sarteano, Chianciano Terme in provincia di Siena; Cantagallo in provincia di Prato; San Godenzo e Londa in provincia di Firenze; Follonica, Grosseto, Monterotondo Marittimo in provincia di Grosseto; Loro Ciuffenna, Pieve Santo Stefano, Anghiari, Badia Tedalda, Arezzo in provincia di Arezzo; Buti in provincia di Pisa. Molto positiva la risposta degli imprenditori: dei 28 lotti complessivi, ne sono stati già assegnati 15, per un totale di oltre 270 ettari, di cui 173 di bosco, 42 di seminativo, 42 di pascolo e 9 di oliveto. Per 11 lotti si stanno completando le operazioni, mentre per gli ultimi 2, il termine per le domande è ancora aperto. Entro la fine dell’anno si prevedono almeno quattro nuovi lotti, a Cantagallo (Po), Buti (Pi), Londa (Fi) e Cortona (Ar). Inoltre il 2 dicembre 2014 Ente Terre ha siglato con l’Istituto degli Innocenti di Firenze una convenzione per l’inserimento di oltre 300 ettari di terreno in proprietà dell’Istituto in Banca della Terra ed entro la fine dell’anno sarà pubblicato un bando per due importanti lotti di terreno in provincia di Firenze (rispettivamente di 108 e 81 ettari, comprendenti seminativi e boschi). La scadenza per la presentazione delle domande sarà la fine di febbraio, il che permetterà agli assegnatari di avviare la coltivazione già dalla primavera 2015. I giovani agricoltori avranno priorità nell’assegnazione dei terreni e il pagamento del canone di affitto sarà a scalare nel tempo. Solo a partire dal quarto anno sarà corrisposto l’intero importo stabilito nel contratto. Ciò al fine di dare la possibilità agli imprenditori di avviare il proprio progetto con maggiore tranquillità.

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