Cantuccino toscano
con marchio di qualità

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Il “cantuccino alle mandorle” da gennaio diventa certificato: peso, dimensione, percentuale di mandorle, di burro, di umidità, la celebre prelibatezza toscana per essere “cantuccino alle Mandorle Toscano” dovrà rispondere a specifiche caratteristiche tecnico-qualitative normate da un disciplinare che i produttori aderenti ad Assocantuccini, su base volontaria, hanno deciso di adottare. L’iniziativa nasce dalle stesse aziende associate, che in attesa di ottenere l’Igp, hanno deciso di intraprendere la strada della certificazione di qualità volontaria. Un percorso impegnativo che tutela consumatori e produttori e garantisce la qualità e l’originalità del prodotto toscano.
“Presto sulle confezioni di cantuccini toscani alle mandorle, commercializzate in Italia e nel mondo, comparirà una nuova etichetta: quella della Certificazione Agricert – ha sottolinea Ubaldo Corsini, presidente di Assocantuccini -. Si tratta di una assoluta innovazione in campo dolciario e penso anche più in generale nel panorama agroalimentare italiano. 14 aziende produttrici, industriali ed artigiane, tra di loro concorrenti ma unite nella volontà di garantire al consumatore determinati requisiti di prodotto hanno definito ed adottato una stessa procedura, sottoponendosi volontariamente a controlli esterni, verificabili, ripetuti e ripetibili”.
La certificazione garantirà che per la produzione del cantuccio è stato impiegato burro nell’impasto, che le mandorle presenti nel prodotto finito saranno in contenuto minimo del 20% in peso, che l’umidità del cantuccino è compresa tra il 3 e il 7%. Infine la forma, per essere quella tradizionale deve avere altezza massima di 3 cm, lunghezza massima di 10 cm e spessore massimo di 2,8 cm.
Saranno 1200 le tonnellate di cantuccini toscani alle mandorle che si apprestano ad essere certificate Agricent, una rilevante percentuale della biscotteria secca prodotta in Toscana, se si considera ad esempio che l’intero export nazionale di biscotteria secca, non a base di cacao e senza dolcificanti, totalizza circa 5.000 tonnellate in volume.
Alla Toscana è imputabile oltre il 50% di questa voce merceologica anche in termini di valore. Il fatturato export della biscotteria secca ha superato nel 2012 i 20 milioni di euro, con un incremento del  30% sul 2011. Da uno studio commissionato alla società di consulenza Finanza Futura Srl, si apprende che nel 2012 i principali mercati per il cantuccino toscano (esportato per il 37% della produzione) sono stati Regno Unito, Svezia, Germania e Francia, cresciuti tutti di oltre il 30% rispetto al 2011.

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