C’è Granarolo nel futuro della Centrale del Latte Sua l’unica manifestazione di interesse arrivata per l’acquisto delle quote del Comune di Pistoia

0
721

Una prima parte delle quote pubbliche della Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno è pronta a passare in mano ai privati. E’ il Comune di Pistoia a dare la notizia che ad avere manifestato interesse per l’acquisto delle proprie quote è stata Granarolo spa. L’amministrazione pistoiese, dopo la scadenza della manifestazione di interesse attuata per capire se ci fosse la presenza di soggetti disposti all’acquisto, ha proceduto all’apertura dell’unica busta arrivata con il nome del gruppo bolognese, che dunque si è candidato a rilevare la quota posseduta dal Comune di Pistoia, corrispondente al 18,416% del capitale sociale della società. Adesso il passaggio successivo riguarderà la pubblicazione di un bando di gara aperto a tutti gli interessati, e quindi anche a Granarolo, che dovranno presentare un’offerta economica. L’importo a base d’asta sarà definito da un advisor, figura professionale esterna individuata dal Comune tramite procedura a evidenza pubblica. Ma potrebbero esserci altre quote destinate a breve a passare di mano. A dover scegliere come comportarsi con le proprie partecipate saranno infatti anche gli altri soci pubblici della Centrale del latte, in particolare il Comune di Firenze che detiene il 42,858%, e la Regione che ne detiene il 23,892% attraverso Fidi Toscana. Questo potrebbe determinare uno stravolgimento complessivo degli assetti proprietari, con una progressiva scomparsa della componente pubblica e di fatto una privatizzazione dell’azienda. Ipotesi che ha già da tempo generato la preoccupazione dei produttori locali, che avevano anche pensato a rilevare la Centrale attraverso una forma di azionariato diffuso, non facile da mettere in atto però senza un soggetto in grado di fare da catalizzatore. Granarolo resta dunque al momento il soggetto più accreditato per la gestione del passaggio da pubblico a privato. (Ma.Ab.)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.