Il Chianti contro l’emergenza casa

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Ridurre e prevenire il numero degli sfratti e dare una mano ai morosi incolpevoli, i cittadini che per cause indipendenti dalla loro volontà, come la perdita improvvisa del posto di lavoro, la riduzione del reddito, l’insorgere di una malattia, non riescono a sostenere i costi dell’affitto. Sono questi alcuni degli obiettivi cui mirano le politiche abitative dell’Unione comunale del Chianti Fiorentino attraverso l’erogazione dei contributi finalizzati al sostegno della morosità incolpevole. Risorse stanziate dalla Regione e destinate ad affrontare l’emergenza casa con uno strumento di prevenzione che, da quando è stato istituito, i Comuni di San Casciano, Barberino e Tavarnelle hanno fatto ricadere sulla comunità per sanare le situazioni più complesse di una decina di famiglie. Dal 2012, anno in cui la Toscana ha iniziato a sostenere in questo modo i cittadini più in difficoltà con fondo regionale, l’Unione comunale ha concesso complessivamente oltre 30mila euro in risposta alle esigenze di nove nuclei familiari in condizioni di sfratto esecutivo. “E’ uno strumento importante – commenta l’assessore alle Politiche abitative dell’Unione comunale Elisabetta Masti – che non ci permette solo di sanare le situazioni di emergenza, determinate nella maggior parte dei casi dalla crisi economica, ma di prevenire lo sfratto erogando un contributo direttamente al proprietario dell’immobile locato, questo è uno dei criteri infatti, oltre ai requisiti legati al reddito, previsto per ottenere il contributo per morosità incolpevole”. Nel corso degli anni l’emergenza casa è stata affrontata dai Comuni e dall’Unione comunale con la realizzazione e l’assegnazione, sulla base delle rispettive graduatorie pubblica, degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Un patrimonio abitativo che complessivamente conta 278 alloggi nei territori di San Casciano, Barberino e Tavarnelle.

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