Un giorno solo per decidere il futuro dei consorzi di bonifica toscani. E’ fissato per il 30 novembre l’election day in cui 1 milione e 440mila toscani aventi diritto al voto saranno chiamati a eleggere i nuovi consigli direttivi dei sei consorzi di bonifica sopravvissuti dopo la decisione della Regione di ridurre il numero degli enti coinvolti nella gestione degli alvei fluviali e del reticolo idrico, destinati a passare dai 36 attuali (13 consorzi di bonifica, 13 comunità montane e 6 consorzi interregionali) appunto a solo 6. Una decisione dovuta alla volontà di razionalizzare il servizio e disporre di un margine di verifica superiore nell’accertamento delle competenze e quindi delle responsabilità.
I lavori di bonifica ad oggi ai contribuenti toscani costano complessivamente 65 milioni di euro, con una bolletta media di 40 euro. Mentre il costo legato all’organizzazione dell’election day è stimato attorno ai 700mila euro. Un obiettivo è quello di legare l’onere a carico dei cittadini a quello che l’assessore regionale Bramerini ha definito “beneficio” concreto per gli immobili e le attività. Insomma, programmi chiari da portare avanti, di cui poi i consorzi – che ad oggi occupano circa 400 persone – dovranno rendere atto poi ad ogni contribuente.
Una svolta fatta nel nome della razionalizzazione dunque, che dovrebbe prendere il via proprio dal giorno del voto. Ed è per questo che si spera in una massiccia affluenza ai seggi (ne saranno allestiti 249), anche se il dato di partenza non è incoraggiante, visto che nel passato la media dei votanti è stata pari all’1% circa degli aventi diritto. (Maurizio Abbati)