Firenze aspetterà qui, sulle rive dell’Arno, convinta che l’attrazione del suo territorio sarà sufficiente a far arrivare i visitatori che affluiranno all’Expo 2015, senza bisogno di investire in costosi stand a Milano. Una scelta ben precisa, tutta incentrata su un’operazione di marketing territoriale che ruota attorno a un logo nuovo, ispirato però alla tradizione più classica: un giglio stilizzato, composto da frecce che rinviano ad ogni direzione, cioè all’intero pianeta, per ribadire il ruolo di catalizzatore che la città è capace di esercitare. E’ il piano presentato da Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di commercio di Firenze e PromoFirenze, a cui spetterà il compito di fare da capofila. Elemento principale del progetto sul territorio dovrebbe essere una casa delle eccellenze, ospitata dall’ex tribunale di San Firenze, dove sorgerà una installazione con forme che richiameranno la cupola del Duomo e al cui interno saranno fruibili contenuti multimediali che rappresenteranno il saper fare di Firenze. Adesso il progetto prevede una serie di tappe nelle maggiori città del mondo per far conoscere la presenza fiorentina a Expo2015. L’obiettivo, più che aumentare il numero dei visitatori, è attrarre un turismo di fascia alta, per contrastare la formula sempre più diffusa del mordi e fuggi e incentivare la permanenza. La concorrenza sarà come sempre altissima, ma Firenze in questo periodo gode di un rinnovato prestigio, che può consentirle di presentarsi come una delle destinazioni più gettonate, anche se bisogna riuscire a uscire dal ristretto tour del centro storico per proporre itinerari alternativi, che coinvolgano l’intera provincia almeno e le sue strutture produttive ed economiche. Soprattutto quelle di settori in cui vantiamo presenze di fama internazionale, come l’enogastronomico, la moda, la cultura. Perché Firenze deve andare oltre la dimensione del museo a cielo aperto e dimostrare di saper essere ancora capace di produrre qualità. (Ma.Ab.)