Festival dei Popoli, immagini dal mondo

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Ha superato di slancio il mezzo secolo di vita (54 anni) il più antico festival del film documentario d’Europa, nato solo tre anni dopo la prima Palma d’oro di Cannes ad una pellicola di questo tipo, l’epico “Il mondo del silenzio” di Jacques-Yves Cousteau. Il Festival dei Popoli torna con un programma formato da 100 pellicole che si svolgerà dal 30 novembre al 7 dicembre prossimi.

“Questa manifestazione è proprio come una tradizione cresciuta nel tempo – ha affermato nella presentazione l’assessore regionale alla cultura Cristina Scaletti -. Parla il linguaggio del reale, e ne fa un valore culturale e di consapevolezza”. Il documentario sbatte in faccia la realtà con tutte le contraddizioni e le ambiguità che la caratterizzano, anche se cerca di farlo attraverso un linguaggio raffinato, frutto di elaborazione stilistica e ricerca estetica, ha ricordato il direttore del festival Alberto Lastrucci. Nessuna certezza dunque, anzi; semmai interrogativi e curiosità. Per questo sono temi forti quelli che caratterizzano le giornate di proiezione: le storie di donne, di immigrati, degli effetti della crisi economica sulla vita di ogni giorno, della marginalità.

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