Fortezza, variante al prg per il rilancio

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Abbattere alcuni dei vecchi padiglioni da tempo nel mirino per una presunta irregolarità e costruirne dei nuovi, più funzionali e che rispettino le normative, disciplinati attraverso un apposito piano di recupero: passa da qui il rilancio della Fortezza da basso quale padiglione fieristico. E il primo passo è il varo della variante al piano regolatore che l’assessore alle Politiche del territorio di Palazzo Vecchio Elisabetta Meucci ha presentato al consiglio comunale. Un provvedimento, ha spiegato Meucci, che “rappresenta l’approdo di un percorso lungo e molto complicato, sia perché riguarda un complesso monumentale, trattandosi di uno dei più importanti esempi di fortificazione cinquecentesca, sia per il coinvolgimento dei numerosi livelli istituzionali competenti, nonché per tutta una serie di criticità e di problematiche, anche di natura penale, che nel tempo sono sopravvenute”. 
Un percorso lungo e anche disseminato di ostacoli, quello del recupero della Fortezza, il cui inizio risale al protocollo di intesa del 2007 tra Ministero dell’economia, Demanio, Comune, Provincia e Regione, da cui il passaggio di proprietà agli enti locali avvenuto nel novembre 2009 avrebbe dovuto garantire “la promozione e l’incentivazione dell’economia turistica regionale e locale di natura espositiva e congressuale”.

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