Il Niccolini è risorto, dopo venti anni di abbandono Vinta la scommessa di Mauro Pagliai. La prima stagione apre con Paolo Poli

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Il Niccolini è tornato. Il teatro più antico di Firenze è risorto dopo 20 anni di buio e abbandono totale. Un salotto splendido sull’angolo di piazza Duomo, con le sue ordinate fila di palchi e un palcoscenico incastonato davanti alla piccola platea, tornato a nuova vita grazie all’impegno di Mauro Pagliai, che nel 2006 lo aveva rilevato dalla famiglia Ghezzi e ora ha vinto una scommessa in cui pochi credevano. Il teatro risale al 1650, quando alcuni aristocratici decisero di prendere in locazione alcune stanze nell’allora via del Cocomero per adattarle a teatro in stile europeo. Nel corso degli anni 70 e 80 diventò importante punto di riferimento per la prosa, prima di avviarsi alla chiusura. All’inaugurazione anche il grande Paolo Poli, protagonista della prima serata di apertura, un incontro con il pubblico che riscopre così questa affascinante pagina della propria storia. La struttura resterà aperta ogni giorno da mattina alla sera, grazie anche a un accordo con l’Opera del Duomo, che da aprile la utilizzerà come spazio culturale per proiettare in modo continuativo un video di una ventina di minuti circa dedicato a piazza Duomo. Collaborazione avviata anche con Pitti Immagine, che in questa edizione del proprio evento moda terra proprio al Niccolini una delle serate più importanti: uno spettacolo dedicato ad arte e moda. Nel frattempo partirà la prima stagione, gestita dalla Fondazione Teatro della Toscana. Adesso inizia una nuova scommessa: quella per tenerlo in vita.

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