Il Pd sceglie Epifani. Ma la Toscana vuole il congresso L’ex leader Cgil segretario “a tempo”. Rossi e Barducci: subito un cambiamento. Nardella: è l’ora di Matteo

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Se Guglielmo Epifani era la persona giusta, perché il Pd non lo ha tenuto buono per il momento giusto anziché esporlo alla graticola di una segreteria a orologeria. Perché insomma non andare al congresso di corsa e rompere gli indugi, invece che cercare di ricompattare il partito in un’estate che si annuncia estenuante, tra due incarichi a tempo che per altro appaiono chiamati a sostenersi l’un l’altro: Letta al governo e appunto Epifani alla segreteria del partito. Renzi aveva buon gioco di dire che non si può pensare a un governo come se fosse la batteria di un telefonino e non è importante quanto dura ma cosa fa; la stessa cosa vale adesso per l’ex leader della Cgil alla guida del Pd. La verità è però che in entrambi i casi si capisce che non si tratta di scelte definitive e presto i due telefonini saranno scarichi.

L’alternativa dunque c’era, ma non ha trovato consensi sufficienti, anche se in diversi avevano chiesto di accorciare i tempi e compiere subito scelte chiare e definitive, anche dalla Toscana. “Al Pd serve un congresso subito. E’ inutile traccheggiare o la nostra gente ci prenderà a calci. Serve un gruppo dirigente legato ai territori, al mondo del lavoro, con intellettuali e amministratori locali capaci di interpretare questi tempi e avere una visione del partito e della società per il futuro. Basta quindi con i gruppi di potere – scriveva il governatore della Toscana, Enrico Rossi, su facebook – e le correnti create su misura. Il Pd non deve avere paura di apparire troppo di sinistra. E come prossimo segretario sosterrò la candidatura di Cuperlo”.

Sempre su facebook la risposta del presidente della Provincia Andrea Barducci: “Noto con piacere che l’idea di anticipare il congresso del Pd trova ogni giorno maggiori consensi. Mi trovo, quindi, pienamente d’accordo con le idee espresse da Enrico Rossi. Credo che sia indispensabile ripartire dal dibattito tra gli iscritti per tentare di scrivere una nuova storia del Partito Democratico. Un dibattito a cui la Toscana non può e non deve sottrarsi. Da tempo avvertiamo la necessità di avviare un confronto serio dentro il nostro partito. Credo che ora debbano essere superate quelle titubanze che avevano accolto la nostra proposta”.

Invece è arrivato il via libera a Epifani, segno che le condizioni non erano ancora mature per un mandato pieno. “Continuo a pensare che serva al più presto un Congresso fondativo e che il segretario giusto, per un nuovo Pd, non possa che essere Matteo”, scriveva ancora su facebook l’ex vicesindaco e parlamentare Dario Nardella, che però spiega anche come un nome fatto in questo momento, di fretta, non può che essere di garanzia, mentre il futuro leader del partito dovrà passare attraverso da un confronto reale con la base degli iscritti. Non resta che attendere insomma che passi l’estate. (Maurizio Abbati)

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