La Dop per il gelato italiano lascia l’amaro in bocca C’è chi è contrario per paura di un rialzo dei costi di produzione. Intanto torna al piazzale il Gelato festival

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Un marchio Dop per tutelare e promuovere il tutto il mondo il gelato made in Italy. Perché no. Sarebbe sicuramente una buona idea, purtroppo non facilmente realizzabile. Il vero problema resta infatti quello di mettere d’accordo tutti i produttori, e sono davvero un’infinità, che adoperano materie prime diverse tra loro. Come conferma il presidente dell’Associazione Gelatieri fiorentini Vitulio Bondi, che spiega come già da tempo si stia lavorando su questa strada, ma finora senza essere riusciti nemmeno a produrre un primo disciplinare. E il motivo è proprio quello: le resistenze di buona parte della categoria. Fare un disciplinare che indica quali prodotti vadano adoperati fa storcere la bocca a molti, perché significherebbe essere obbligati a lavorare con materie prime di alta qualità, ma anche di elevato costo, con il risultato di determinare un aumento del costo finale del gelato per rientrare nelle spese. Aggravio che molti giudicano insostenibile. Ma l’idea, rilanciata nel corso della presentazione della finale europea del Gelato Festival, sarebbe quella giusta, per far risaltare l’immagine di un prodotto di fama mondiale che rimanda inequivocabilmente all’Italia. E che il Gelato Festival si propone di promuovere con il suo tour nelle piazze italiane ed europee, partito proprio da Firenze e che a Firenze si concluderà nel fine settimana dal 12 al 14 settembre al piazzale Michelangelo. Per l’occasione saranno in gara, per contendersi il titolo di miglior gelatiere d’Europa, i vincitori delle 13 tappe del tour. Sarà così possibile degustare le specialità di 17 maestri artigiani,di cui ben 6 toscani. Per un saluto all’estate, anche se il gelato da noi in inverno non va certo in letargo. (Ma.Ab.)

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