La Toscana e la guerra senza fine dei cieli e dei campanili Il governatore Rossi: ”Non intendo impuntarmi sui metri di pista”. L’arrivo di Eurnekian può essere una svolta?

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“Non intendo impuntarmi sui metri di pista, ma non si può mettere Prato contro Firenze e poi Pisa contro Firenze e viceversa. Adesso sarà l’imprenditore argentino Eduardo Eurnekian a decidere il da farsi oltre ogni campanilismo e capirà come trovare il giusto equilibrio tra i due scali. Sono fiducioso perché si tratta di un imprenditore con interessi industriali, non finanziari, e che non possiede altri aeroporti in Italia, quindi ha interesse a fare il meglio per quelli di Pisa e di Firenze”. Il governatore Enrico Rossi torna sul tema dell’aeroporto di Firenze, cercando di arginare le polemiche, che stanno creando un vero smottamento politico dopo le ultime dichiarazioni arrivate a favore della nuova pista allungata fino a 2.400 metri. Dichiarazioni tutte espresse guarda caso da fiorentini. Su una cosa Rossi ha ragione, a mio modesto giudizio: serve un progetto regione, che abbia una visione sgombra da localismi e punti a una crescita economica e infrastrutturale sinergica di tutto il territorio toscano. Questo significa evitare o risolvere i possibili conflitti di interessi che si vengono a creare tra paesi, città o campanili che siano. Come nel caso dei porti, con Livorno e Piombino, che vanno sviluppati senza che l’uno danneggi l’altro, puntando a differenziare l’offerta. Lo stesso discorso vale per gli aeroporti. Perché è vero che c’è posto sia per Firenze che per Pisa, ma se la competizione è regolata alla fonte e non la si lascia totalmente in mano al mercato, dove da sempre sopravvive solo chi oltre a difendere la propria fetta di torta cerca di dare un morso anche a quella dell’altro. Ma la Regione può andar contro alle leggi del mercato? Forse no, non da sola almeno. Ecco allora che l’occasione diventa l’avvento di Eurnekian, che entrando nelle società di entrambi gli aeroporti sembrerebbe necessariamente interessato a far sì che Vespucci e Galilei possano coesistere. Che sia l’occasione buona per davvero? (Maurizio Abbati)

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