Con la delibera della Regione Toscana numero 485 del 25 giugno 2013 la Giunta regionale – nel più ampio quadro di una strategia volta a ridurre il numero di impianti di discarica in regione – ha mandato in soffitta la discarica di Le Borra rinviandone “a data successiva al 2021 ogni e qualsiasi decisione in ordine alla realizzazione”. Una decisione accolta come un successo dal sindaco di Figline, Riccardo Nocentini: “Finalmente dalla Regione vengono sposate quelle convinzioni che da tempo il Comune di Figline sosteneva – ha spiegato -, ovvero che l’area di Le Borra diventerà discarica solo ed esclusivamente dopo la chiusura di Podere Rota e dopo la realizzazione dei termovalorizzatori, e comunque non prima del 2021. Come ben evidenziato dalla delibera, nella Regione Toscana prevale l’idea di non aprire nuove discariche, ma di chiudere quelle esistenti e di puntare in modo deciso sulla raccolta differenziata, indicazioni che saranno poi recepite anche da Provincia di Firenze, Provincia di Arezzo e rispettivi Ato con la predisposizione di un nuovo accordo. Quindi per il nostro territorio si tratta di una grande vittoria, merito della sinergia con i Comuni di Cavriglia e San Giovanni”.
La Giunta regionale ha deliberato, si legge nel testo, “di istituire un Tavolo Permanente, costituito dall’assessore all’Ambiente della Regione, dai presidenti delle Province o loro delegati, dai direttori e presidenti o rappresentanze degli organi assembleari delle Aato, che promuova la predisposizione di un nuovo Accordo interambito tra l’Aato Toscana Centro, l’Aato Toscana Sud, la Provincia di Firenze, la Provincia di Arezzo, che vada a sostituire quello oggi vigente, al fine di prevedere il rinvio, a data successiva al 2021, di ogni e qualsiasi decisione in ordine alla realizzazione della discarica di Le Borra, e di contribuire a garantire le esigenze di smaltimento dei rifiuti di ATO Centro fino al 31/12/2021”.