Province: rebus esuberi. Alla Regione lavoro e ambiente Il presidente Rossi annuncia la nuova proposta di legge. Per i dipendenti si punta a un riassorbimento

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Le Province sono ormai cancellate, quello che invece non può essere cancellato sono le funzioni che esercitavano a vantaggio della collettività. Funzioni che adesso andranno ridisegnate e ridistribuite tra Comuni e Regione. Una prospettiva su cui è intervenuto il presidente della Regione, Enrico Rossi, che ha delineato le linee guida della proposta di legge già preparata per la Toscana, che dovrà andare lunedì all’approvazione della giunta. Saranno tre le grandi aree di competenze, oggi gestite dalle Province, riacquisite dalla Regione. “La prima – ha spiegato Rossi – è quella che attiene alla formazione, a cui si ricollega anche il lavoro. La formazione che oggi è svolta al 50% dalle Province e al 50% dalla Regione, sarà tutta regionale, mentre per quanto riguarda i centri per l’impiego noi pensiamo ad una agenzia nazionale con declinazioni regionali”. “La seconda area di competenze riguarda l’agricoltura, la caccia e la pesca – ha spiegato ancora il presidente – mentre la terza riguarda l’ambiente. Questo significa che avremo un Genio civile regionale, che sarà presente sui territori, e che sarà competente per la progettazione, la manutenzione, la polizia idraulica”. Altro aspetto da affrontare è quello relativo al personale delle province. “Dopo l’approvazione in consiglio regionale – ha detto Rossi – comincerà la discussione, che comprenderà le forze sociali e sindacali, per riassorbire parte del personale delle province dichiarato in esubero dal Governo con la legge di stabilità. Il nostro obiettivo – ha aggiunto – è quello di non lasciare nessuno per strada, per questo chiederemo anche agli enti locali e agli organi dello Stato di farsi carico della questione”. Attualmente in Toscana risultano circa 4.400 dipendenti in carico alle province, e circa il 50%, ovvero circa 2mila e 200 sono stati dichiarati “esuberi” dallo Stato. Dopo l’approvazione della nuova legge il percorso di riassorbimento del personale, che in base alla legge Del Rio non dovrà comportare aumenti di spesa, si concluderà in 3 mesi. “Fino ad allora – ha detto Rossi – gli stipendi del personale delle province saranno garantiti, perché la Regione continuerà a trasferire i fondi relativi alle materie delegate”. Sempre in tema di personale il presidente ha ricordato che la Regione ha avviato un piano di riorganizzazione che prevede l’applicazione delle norme antecedenti alla Fornero e pensionerà circa 250 dipendenti. Analogamente si sta procedendo con le Asl. Fondamentale è comunque che il passaggio di funzioni consenta di ottimizzare i servizi e di migliorare l’offerta, soprattutto in alcuni settori strategici, quale appunto quello del lavoro e dei centri impiego, che devono diventare sempre più centri di avviamento professionale in grado di rispondere alla massiccia richiesta. Un elemento critico resta invece quello del personale e degli esuberi, che non sarà facile riassorbire, soprattutto se si punta sull’intervento degli enti locali, che devono già fare i conti con la spending review e il blocco delle assunzioni.

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