Una fila lunghissima, che sembra snodarsi all’infinito, quella alimentata dai 1.300 candidati a un concorso da bibliotecario part-time per 900 euro al mese arrivati a Poggio a Caiano, provincia di Prato, un Comune che non va oltre i 10mila abitanti. “Oggi un posto di lavoro, anche part time è una tentazione per tantissime persone. A Poggio a Caiano – commenta il governatore della Toscana Enrico Rossi su facebook – sono arrivati dalla Sicilia, dal Piemonte, dalla Puglia e dall’Umbria, oltre ai tantissimi pratesi. Quasi tutti giovani disoccupati e precari. Questa storia riassume il senso di questi tempi: il lavoro è la vera e unica emergenza”.
Niente di strano, considerata la situazione economica e le difficoltà che i giovani hanno oggi a trovare un posto di lavoro, anche se per la verità questo problema tocca in modo pesante anche i meno giovani, che quando rimangono disoccupati vedono ridottissime le possibilità di rientrare nel mondo produttivo a qualsiasi livello. Lo dimostrano i dati presentati dai sindacati in consiglio provinciale, secondo cui la disoccupazione giovanile in provincia di Firenze è cresciuta di 4 punti nel solo 2012, dal 25% al 29%. Ma gli stessi dati dimostrano che la sofferenza accomuna giovani e meno giovani: gli iscritti alle liste di mobilità nel 2012 sono stati oltre 12mila e le indennità di disoccupazione sono passate da 9.702 a 13mila. Ben venga allora un posto da bibliotecario e ben vengano 900 euro al mese che paradossalmente oggi sono comunque un’entrata da non disprezzare, malgrado l’aumento degli oneri fiscali e del costo della vita, soprattutto perché di un’entrata fissa si tratta, che consente quanto meno di tirare il fiato. (Maurizio Abbati)