Neolaureati al lavoro. Bene
i medici, dura per i letterati Dopo un anno ha trovato un impiego il 54,8% del totale.
I camici bianchi prendono già 1.327 euro al mese

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Aumenta il numero dei giovani senza speranza, non di vita ma di lavoro. La percentuale di disoccupati under 30 continua a lievitare, ma a quanto può servire il vecchio pezzo di carta per farsi largo nel mondo e trovare un impiego? Dipende. Certo che a guardare i dati di Almalaurea per il 2012 il titolo di studio può ancora dare una spinta. A un anno dal completamento del loro ciclo di studi infatti dei laureati presso l’ateneo fiorentino ha trovato lavoro il 54,8%, anche se a dire il vero ben il 43,2% dichiara di proseguire nello stesso lavoro che svolgeva prima della laurea, il 35,8% ha un impiego stabile e il guadagno netto medio è di 961 euro. Meglio va poi se si prende in esame i soli laureati in campo medico. In questo caso a lavorare è il 74,4% del campione intervistato, di cui il 47,8% prosegue il lavoro antecedente alla laurea. Più elevato il guadagno mensile medio, che arriva a 1.327 euro. Tra i neoingegneri dopo 12 mesi lavora invece il 51,8%, con 1.054 euro di guadagno mensile. Più dura è poi per chi ha portato a termine gli studi letterari: a lavorare è il 45,5% e comunque ci si deve accontentare di 679 euro di media al mese. (Maurizio Abbati)


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