Non c’è più un euro. In attesa di sussidio 29mila cassintegrati “La Regione ha terminato la possibilità di autorizzare le richieste”. L’IdV suona l’allarme

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Finiti. Non ci sono più soldi nelle casse pubbliche in Toscana per far fronte alle richieste di cassa integrazione di tanti lavoratori che hanno perduto il loro posto di lavoro e speravano di trovare negli ammortizzatori sociali un aiuto a sopravvivere con la speranza di trovare presto un’alternativa. In attesa, a rodersi il fegato e consumarsi le unghie, ci sarebbero attualmente ben 29mila disoccupati. “Quello che tanti lavoratori in mobilità stanno passando è puro disagio sociale. Da mesi – ricorda l’Italia dei Valori della Toscana – si chiede la copertura finanziaria della cassa in deroga e un’erogazione celere delle risorse già disponibili. E invece, affermano all’Inps, la realtà è che ‘non c’è la copertura finanziaria per la cassa in deroga, i lavoratori che hanno le casse straordinarie sono in attesa dei decreti ministeriali per l’autorizzazione, e per le richieste autorizzate le pratiche sono invece ferme qui all’Inps perché manca l’organico’”.

Un’attesa che nei casi peggiori può protrarsi fino a un anno. “Il 29 luglio – ricorda l’IdV – la Regione Toscana ha terminato la possibilità di autorizzare le richieste di cassa, in base a quelle che erano le risorse pervenute. In pratica sono state autorizzate le richieste pervenute ad aprile e ci sono ancora 29mila lavoratori in attesa di avere un’autorizzazione e che da mesi non riscuotono. C’è bisogno di una modifica sostanziale del sistema, anche perché i lavoratori delle imprese sotto i 15 dipendenti non sono garantiti. Oggi le imprese licenziano e chi va in cassa integrazione non riceve un euro. Il Governo deve intervenire subito, trovare una risposta senza rinviare una decisione in merito a una situazione che a settembre può aggravarsi”. (Maurizio Abbati)

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