Nuovo parroco a San Pancrazio

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Regalo di Natale alla comunità sancascianese. Dopo venti anni la parrocchia di San Pancrazio torna ad avere un parroco in loco. E’ Don Serge, di origine congolese (Repubblica del Congo Brazzaville), in Italia da oltre quindici anni, proviene dalle parrocchie di Firenze, Campi, Fibbiana. Dalle sue parole emerge la gioia e l’entusiasmo di un parroco quarantenne che apprezza le piccole comunità, le colline toscane, lo sport.  E’ infatti appassionato di calcio, pallavolo e trekking. “Sono molto contento – ha dichiarato di essere giunto in questo bellissimo luogo, la pieve e la comunità mi hanno fatto sentire da subito a mio agio”. Il sindaco Massimiliano Pescini lo ha incontrato e accolto nel suo ufficio con un caloroso benvenuto. “E stato un piacere conoscerlo – ha detto il sindaco – a lui rivolgo i miei migliori auguri per la bella missione che dovrà compiere nel nostro territorio”. Al pensiero del primo cittadino si unisce il benvenuto di don Massimiliano Gori, proposto di San Casciano. “Mi fa piacere che San Pancrazio – abbia di nuovo un parroco che vive nel territorio – ha aggiunto – i miei migliori auguri a Don Serge per il suo nuovo incarico”. Soddisfatta dell’arrivo del parroco anche la comunità. “Siamo molto legati alla pieve – rilevano alcuni cittadini – intorno a questo luogo ruota il fulcro sociale della nostra piccola frazione, la pieve rappresenta non solo un luogo di fede ma uno spazio di aggregazione, incontro, vitalità culturale e sociale per tutta l’area”. Il Natale a San Pancrazio avrà un significato ancora più rilevante con l’arrivo di Don Serge. E sarà celebrato con il presepe, come da tradizione. A scuola, come nelle parrocchie. A confermarlo è don Massimiliano. “Non capisco come si possa usare una tradizione così importante – precisa –  e cara al credo cristiano per sollevare inutili polemiche, il presepe non può essere oggetto di battaglie ideologiche, è un simbolo e va rispettato come tale, io nutro poi una passione particolare per i presepi tanto che durante il periodo natalizio dedico ampio spazio a questa tradizione intesa come forma di espressione corale dei messaggi evangelici”. Dello stesso pensiero il dirigente scolastico dell’istituto comprensivo di San Casciano Marco Poli. “Il presepe sarà come ogni anno protagonista nelle nostre scuole – ha concluso – è il simbolo dell’accoglienza, della conoscenza e del rispetto altrui, un valore che può contemplare, accogliere, aprirsi al confronto con tutte le culture”.

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