Riavvolgere il nastro e ripartire, imparando dagli errori. Perché di errori indubbiamente ne sono stati commessi, e l’esito delle politiche lo dimostra. “C’è bisogno di fare una riflessione sul passato ammettendo le proprie responsabilità. C’è stato un errore di Di Pietro, e c’è stato un errore di Bersani, il risultato è che oggi ci troviamo davanti a un governo Pd-Pdl”. Una chiara autocritica, quella di Antonio Di Pietro, di passaggio dalla Toscana in vista delle prossime amministrative, con tappe a Firenze, Campi Bisenzio, Livorno, Pisa e Viareggio per incontrare i candidati dell’IdV. “Dare uno sguardo al passato è importante per migliorare il futuro, che non può essere che quello di un’Italia riformista, realizzabile solo ripartendo dall’accordo di Vasto”, ha spiegato Di Pietro, che ha anche scongiurato l’ipotesi di uno scioglimento dell’Italia dei Valori: “Non ci pensiamo nemmeno. Noi abbiamo fatto il nostro dovere e ne paghiamo le conseguenze. Se non lo avessimo fatto oggi saremmo anche noi in coalizione. Ma se Bersani, quando alla vigilia del voto ha ricevuto una mia lettera con cui lo invitavo a ricostruire l’alleanza, non avesse voluto fare l’ingordo pensando di poter vincere da solo, forse sarebbe andata diversamente”.
L’Italia dei Valori guarda avanti dunque, e lo fa pensando per prima cosa alle prossime Europee, dove si presenterà da sola con il proprio simbolo. Poi c’è l’avvicinamento alle politiche. “Dobbiamo ricreare le condizioni – ha detto l’ex leader IdV – per una coalizione attraverso una politica improntata sul dialogo. Senza dimenticarsi che quello che sta facendo Grillo noi lo abbiamo realizzato prima, ma più costruttivamente”.
Infine la questione delicata della rappresentanza. Stavolta per Di Pietro non dovranno esserci dubbi: i candidati verranno scelti secondo il consenso degli iscritti. Niente paracadute per nessuno quindi: la Toscana potrà individuare autonomamente i propri candidati. (Maurizio Abbati)
