Rottamiamo le aziende partecipate. Lancia un appello al sindaco Renzi il movimento Gente di Firenze, formato in gran parte da fiorentini under 40 in cerca di risposte nuove dalla politica. Secondo il portavoce di Gente di Firenze, Lapo Cecconi, “i dati sull’inflazione rivelano che si poteva fare di più nel contenimento dell’aumento dei prezzi nel nostro territorio, visto che, nell’ambito dell’economia fiorentina, le imprese operanti nei servizi pubblici locali (utilities) ricoprono un ruolo considerevole. I settori di attività delle utilities sono infatti da un lato, acqua, gas, rifiuti, trasporti ed energia e, dall’altro, farmacie, illuminazione, parcheggi ed edilizia residenziale pubblica: l’aumento dei prezzi non a caso è stato mediamente più alto in questi settori e in quello del commercio tradizionale, pesantemente colpito da gabelle come la Tares, imposta che serve proprio a coprire i costi di una impresa pubblica. Il Comune di Firenze, d’altronde, eroga i servizi di propria competenza attraverso decine e decine di Società partecipate: tra Spa, Consorzi, Fondazioni ed Enti vari, sono quasi un centinaio. Partecipate, purtroppo, vuol dire anche costi clientelari: nelle società, che contano complessivamente più di 4.000 dipendenti, i costi per le consulenze sono di vari milioni di euro ogni anno. E’ una situazione antieconomica, che deve essere cambiata”. Ed è qui che Cecconi lancia il suo appello a Matteo Renzi: “il nostro sindaco, che ha rottamato tanti politici, inizi a rottamare anche le partecipate: siamo sicuri che Renzi ha le capacità e la forza di elaborare una riforma vera di queste società, riforma che avrebbe grande beneficio per la spesa pubblica e per le tasche di tutti i fiorentini”. (M.Ab.)