Sfratti, contributi per pagare l’affitto

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I Comuni di Figline e di Incisa, dando seguito alla delibera regionale relativa alla “Misura straordinaria e sperimentale per la prevenzione dell’esecutività degli sfratti per morosità”, hanno pubblicato l’avviso pubblico per l’individuazione dei beneficiari di un contributo per far fronte al pagamento dei canoni di affitto. Le somme stanziate dalla Regione Toscana sono destinate a prevenire l’esecutività di provvedimenti di sfratto per morosità (quelli non ancora convalidati oppure convalidati ma non ancora esecutivi) nei confronti di affittuari che siano venuti a trovarsi in difficoltà economiche dovute alla crisi.

I requisiti per ricevere il sostegno economico – oltre all’intimazione di sfratto per morosità – sono elencati nel bando pubblicato dalle due amministrazioni. In particolare può fare richiesta almeno uno dei componenti del nucleo familiare residente nell’alloggio che sia un lavoratore dipendente, autonomo o precario colpito dagli effetti della crisi economica, con conseguente riduzione della capacità reddituale per un evento come licenziamento (escluso quello per giusta causa), accordi aziendali o sindacali con riduzione dell’orario di lavoro, cassa integrazione, collocazione in stato di mobilità, mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipico, cessazione di attività libero. Anche malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nucleo familiare possono consentire l’accesso al bando. Inoltre si deve dimostrare di avere un reddito Ise fino a 35.000 euro e valore Isee fino 20.000 euro e di non essere titolari di quote superiori al 30% di proprietà su altri immobili.

I contributi potranno riguardare la prosecuzione del contratto (il proprietario rinuncia alla convalida dello sfratto) con un massimo erogato di 8.000 euro, la stipula di un nuovo contratto (a “canone libero”: contributo massimo 5.000 euro. Secondo i Patti territoriali: 7.000 euro) oppure la stipula di un nuovo contratto con un nuovo proprietario: contributo massimo di 5.000 euro.

Il contributo sarà liquidato direttamente al proprietario fino a esaurimento del fondo. Come ulteriori misure a sostegno delle famiglie, le Amministrazioni comunali di Figline e di Incisa potranno inoltre concedere al proprietario un contributo fino a 3.000 euro per consentire la prosecuzione della permanenza dell’inquilino presso l’abitazione (almeno 4 mesi) nel caso esso sia in attesa di trasferirsi in un nuovo alloggio. A sostegno di un nucleo familiare, i Comuni possono concedere, per un periodo di 4 mesi, un contributo fino a 3.000 euro per il pagamento del canone di locazione dopo la prosecuzione di un nuovo contratto.

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