Tartassati, dalle notti
in albergo ai dehors Palazzo Vecchio aumenta l’imposta di soggiorno e anche la Cosap. Protesta di Confcommercio

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Il Comune di Firenze è a caccia di risorse economiche. E per evitare di aumentare le tasse alle famiglie, si cerca di fare leva su quei settori che in questo momento sembrano i soli a sentire meno gli effetti della crisi, turismo in primis. Ed ecco la decisione di aumentare la tassa di soggiorno di 50 centesimi a notte. Prelievo non indifferente nella sostanza, se si pensa che già si paga 1 euro a notte per ogni stella, dal quale Palazzo Vecchio potrebbe ricavare più di 3 milioni di euro in aggiunta a quelli già garantiti. Ma non basta. Un prelievo aggiuntivo sembra in dirittura d’arrivo anche per la tassa sul suolo pubblico, e quindi per i cosiddetti dehors, sempre più diffusi e non solo in centro. Ma se all’aumento non ci stanno gli albergatori, lo stesso fanno i commercianti. “Sarebbe meglio che l’amministrazione facesse una vera lotta agli sprechi, invece di spremere ancora di più gli esercenti con un aumento del 50% della Cosap”, dice Andrea Angelini, vicepresidente Fipe Confcommercio. “Possibile – prosegue – che di fronte ad un bilancio in rosso Palazzo Vecchio non sappia far di meglio che tartassare ancora una volta i commercianti? Vorremmo ricordare che solo tre anni fa ci siamo dovuti adeguare alle nuove regole per i dehors. Una spesa consistente che molti di noi devono ancora ammortizzare”. Impensabile dunque andare nuovamente a “incidere su una categoria già in difficoltà per via della crisi”. “Coi dehors offriamo un importante servizio ai turisti e ai fiorentini – prosegue Angelini -. E poi già paghiamo uno sproposito, dato che il suolo pubblico costa mediamente più dell’affitto del locale. Per questo rigettiamo completamente l’ipotesi di Palazzo Vecchio, che rischierebbe anche di provocare un sensibile aumento del prezzo delle consumazioni. Si pensi piuttosto a condurre una vera lotta contro gli sprechi e l’abusivismo. Insomma, i sistemi per ripianare il bilancio non mancano. Ma per favore lasciamo stare i commercianti. Un aumento così vertiginoso della Cosap sarebbe letale per molte aziende”. Ma l’assessore Bettarini fa sapere di essere al lavoro per evitare l’aumento della Cosap, almeno per il 2015.

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