Tributi, contenziosi bollenti
Si allungano le attese Nel 2012 meno pratiche presentate rispetto al 2011, ma l’anzianità media arriva a 925 giorni

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Tributi, si fa sempre più esplosivo il calderone dei contenziosi tra lo Stato e i contribuenti. Se infatti diminuisce nel 2012 il numero complessivo delle controversie pendenti presso le Commissioni Tributarie Provinciali e le Commissioni Tributarie Regionali, che secondo i dati del Ministero delle finanze sarebbero  686.234, rispetto ai 727.345 del 2011, si allungano i tempi per la risoluzione.

Il 2012 ha fatto segnare un calo percentuale delle controversie pendenti di circa il 6% rispetto al 2011, fermando così l’andamento crescente che ormai durava dal 2007. Di queste controversie, oltre il 60% (ovvero 414.108) sono in giacenza da meno di 2 anni, il 30% circa sono in giacenza da un periodo compreso tra 2 e 5 anni e meno del 10% (ovvero 64.159) da più di 5 anni. Interessante è al proposito il dato relativo all’anzianità media delle controversie pendenti, calcolata come la somma del numero di giorni intercorsi tra il giorno di presentazione della singola controversia e il 31 dicembre 2012, rapportata al numero dei ricorsi/appelli pendenti. L’analisi dimostra che vi è un aumento nell’anzianità media di circa l’8%, vale a dire 925 giorni rispetto agli 851 giorni del 2011.

Ma qual è l’importo oggetto di questi contenziosi? Secondo il Ministero il valore complessivo dei ricorsi presentati nel 2012 risulta di poco inferiore a 40 miliardi di euro. In particolare, circa il 44% del totale dei ricorsi pervenuti alle Commissioni Tributarie Provinciali  riguarda controversie con valore inferiore a 2.582 euro e oltre il 72% controversie di valore inferiore o uguale a 20.000 euro, mentre solo l’1,5% dei ricorsi totali riguarda controversie di valore superiore a 1.000.000 di euro. (M.Ab.)

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