La liberalizzazione degli orari delle attività commerciali non è sempre e necessariamente sinonimo di qualità di vita. Di questo sono convinte le amministrazioni dei grandi comuni italiani, che attraverso l’Anci hanno voluto avanzare al governo una precisa richiesta: attribuire agli enti locali maggiori poteri su questo capitolo e la possibilità di avanzare delle limitazioni. Al tavolo intercomunale, in rappresentanza di Firenze, c’era l’assessore al Commercio Sara Biagiotti, da parte sua certa che se il Comune potesse intervenire per regolamentare secondo le necessità la questione degli orari tutto funzionerebbe meglio. “Non siamo per principio contrari alle liberalizzazioni, solo che riteniamo opportuno avere la possibilità di intervenire con un regolamento ad hoc per quelle zone della città in cui si riscontrano particolari problematiche. Allo stato attuale infatti – spiega l’assessore – nel nome della liberalizzazione ogni ordinanza del sindaco mirata proprio a contenere eventuali eccessi viene respinta”.
Ma cosa chiedete in sintesi? “Chiediamo che si possano valutare forme di regolamentazione demandate al sindaco per motivi specifici, come ad esempio quando si assiste ad eccessi negli effetti della movida o nel traffico notturno”.
Ma l’assessore Biagiotti va oltre e riapre il capitolo delle difficoltà registrate dalle piccole aziende del commercio. “Dobbiamo anche considerare che l’eccessiva liberalizzazione in realtà non tutela effettivamente la libera concorrenza, poiché il piccolo esercizio non ce la fa a garantire gli stessi orari di apertura dei più grandi, disposti magari a restare aperti per tutta la notte”.
A proposito di commercio: e San Lorenzo? A quando lo spostamento del mercato? “I lavori alla piazza del mercato centrale stanno procedendo nel rispetto dei tempi, per cui lo spostamento dovrebbe restare confermato ai primi del 2014”.
E i lavori al mercato coperto? “Anche quelli dovrebbero essere conclusi a inizio anno, per cui si può prevedere un’apertura in contemporanea”. (Maurizio Abbati)