Una app contro lo pneumo rischio

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Fumo e alcol, età avanzata, alcune patologie come il diabete e le cardiopatie aumentano il rischio di contrarre una malattia invasiva da pneumococco, come meningite e sepsi. Per sensibilizzare la popolazione su questo pericolo e per informarla sulle possibilità di prevenzione è nata la app “Pneumo Rischio”, sviluppata dal gruppo di ricerca di Paolo Bonanni, professore ordinario di Igiene generale e applicata presso il Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze, coordinato da Sara Boccalini, in collaborazione con il gruppo di ricerca di Roberto Gasparini e di Giancarlo Icardi dell’Università di Genova, coordinato da Donatella Panatto. L’applicazione è stata realizzata basandosi sui risultati di studi scientifici rigorosi e seguendo le linee guida italiane e internazionali; essa permette di calcolare e rappresentare in modo semplice e immediato la stima del rischio su una scala cromatica che va dal giallo al rosso. “L’App non ha l’obiettivo di fare una diagnosi, ma solo di calcolare il rischio potenziale di contrarre una malattia invasiva da pneumococco – sottolinea Paolo Bonanni – per stimolare le persone a chiedere ulteriori informazioni al proprio medico in merito a tali malattie e alla loro prevenzione. Infatti, ogni anno lo pneumococco provoca circa 1,6 milioni di decessi in tutto il mondo. Pertanto, una maggiore sensibilizzazione della popolazione è fondamentale nell’ottica delle nuove opportunità di prevenzione disponibili”. La prevenzione è ancora più importante per chi presenta particolari fattori di rischio, come età avanzata, diabete, malattie croniche cardiovascolari, respiratorie, renali ecc., perché queste persone sono più a rischio di sviluppare forme gravi di malattie da pneumococco.

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