Sarà una settimana da fare tutta sui pedali, anche per i fiorentini. Dopo tante parole e tanto asfalto rovesciato sulle strade di Firenze e della Toscana rimesse a nuovo, la parola passa finalmente ai ciclisti, che per la verità ormai da diversi giorni scorrazzano sulle nostre strade per provare il percorso. Dodici gare, per un calendario intenso, senza tregua, tutte con tanto di arrivo a Firenze, che sarà il cuore vero e proprio del mondiale.
Si spera solo che l’attesa non debba rimanere superiore ai risultati, soprattutto dopo tanto clamore, un’attività organizzativa che ha coinvolto centinaia di persone e comporterà una riorganizzazione complessiva della vita della città che va dal trasporto pubblico agli orari delle scuole e costringerà tutti a rivedere orari e spostamenti. E soprattutto dopo tutti i soldi spesi, anche se la cifra infine sembra piuttosto contenuta, almeno a sentire il presidente del Comitato Organizzatore Toscana2013 Angelo Zomegnan, secondo cui si tratta di “Mondiali low cost, non arriveremo a 5 milioni di euro di spesa complessiva, la cifra più bassa degli ultimi 12 anni per una rassegna iridata di ciclismo. A fronte di questo, sempre per Zomegnan, “gli alberghi di Prato, Firenze e Lucca sono al completo e a breve lo saranno anche quelli di Montecatini e i biglietti delle tribune sono praticamente esauriti, segno che c’è stato grande interesse dei tifosi per l’evento, che avrà 150 appuntamenti di contorno tra mostre, convegni e dibattiti”. Un’occasione insomma, che il settore turistico ricettivo si è dato da fare per cogliere al meglio, lanciandosi in una sfida all’ultima offerta con pacchetti vacanza scontati e promozioni speciali che includono l’uso gratuito di biciclette per sentirsi più vicini ai campioni veri, bottiglie di spumante in camera e cenette a lume di candela.
Le cifre raccontano intanto di quasi duemila volontari impegnati, la metà dei quali solo per l’appuntamento clou di domenica 29 con la gara in linea maschile; 54 nazioni di tutti i continenti rappresentate e 4 miliardi di possibili telespettatori. In città potrebbero poi arrivare 400.000 turisti, 1500 operatori della comunicazione da 180 paesi con 1100 fra testate giornalistiche, tv, radio e web. Senza contare lo studio dell’Irpet secondo cui i mondiali genereranno affari per 423 milioni di euro, il Pil crescerà di 227 milioni con un più 0,07% e saranno creati oltre tremila saranno nuovi posti di lavoro.
Insomma c’è solo sole sulle strade del mondiale. E per una volta almeno pare che i soliti gufi fiorentini siano stati messi a tacere. Certo qualcuno si chiede se Firenze aveva proprio bisogno di una pedalata per farsi conoscere e apprezzare. Ma qui il discorso merita un approfondimento e di essere affrontato con una prospettiva a breve ma anche medio termine partendo però dall’oggi. Secondo i dati della Provincia il 2012 ha fatto segnare un lieve calo sia degli arrivi (-0,8%) che delle presenze (-2,0%), mentre i primi sei mesi del 2013 evidenziano una sostanziale stabilità dei flussi turistici, con un calo di un -0,2% di pernottamenti (12 mila presenze in meno) rispetto ai primi 6 mesi del 2012 e una crescita (+1,4%) del numero degli arrivi, con 30 mila turisti in più. Dati all’insegna di una sostanziale stabilità insomma, che però lasciano intravedere una riduzione media delle permanenze e un calo di presenze nell’hinterland fiorentino ripianato solo dalla crescita avvertita nel capoluogo. Bisogna dunque cercare di intercettare nuove generazioni di turisti e aprire la strada a paesi che finora hanno dato poco e nulla in termini di arrivi. Il ciclismo può rivelarsi una leva efficace in questo senso. E anche la gestione di un maxi evento come questo può diventare un’occasione di crescita. (Maurizio Abbati)