Si apre uno scenario del tutto nuovo per la Centrale del Latte, ma non inaspettato. E si tratterà di capire se l’azienda riuscirà a stare sul mercato anche venendo meno le partecipazioni societarie dei vari enti pubblici. La giunta comunale di Pistoia ha infatti approvato la delibera che dà inizio alla dismissione delle azioni detenute nella società Centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno. Si tratta di 4.564.544 azioni che rappresentano il 18,416% del capitale sociale della società stessa. Nella delibera si specifica che, prima di procedere alla vendita della partecipazione azionaria, l’amministrazione comunale provvederà ad effettuare una verifica preliminare di mercato che accerti la presenza di soggetti interessati all’acquisto. Preliminarmente l’offerta verrà rivolta agli attuali soci della Centrale del latte. Ma Pistoia potrebbe essere solo il primo attore sul palcoscenico della Centrale del latte a prendere la via dei camerini. Proprio pochi giorni fa la Camera di commercio di Firenze ha fatto un sondaggio tra gli iscritti per capire se e quali partecipazioni nelle varie società ritenevano utili. E la Centrale non è risultata tra le prime, a differenza dell’aeroporto. Si apre così un procedimento che porterà anche la Camera a rinunciare alle sue quote, che ad oggi sono l’8,069%. Sulla scena dovranno dunque comparire nuovi soggetti, non dimenticando che il ruolo da protagonista lo esercitano per ora Comune di Firenze (42,858%) e Fidi Toscana (23,892%). (Ma.Ab.)