Città senza cantieri,
il più bel regalo di Natale

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Un regalo del tutto particolare, ma assai utile, che può valere oro. E’ quanto chiedono al Comune di Firenze i commercianti, che nella loro lista delle priorità, cassa piena a parte, hanno messo la chiusura dei cantieri stradali, che disincentivano lo shopping. Almeno per Natale, insomma, rimandate i lavori.

“Ci sono cose che chi amministra dovrebbe conoscere bene. Tra queste dovrebbe essere risaputo che il periodo natalizio, che inizia sostanzialmente alla fine di novembre, è spesso decisivo per i conti del commercio e delle piccole imprese in generale. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo questo fatto è ancora più importante e, rispetto al passato, riguarda un numero maggiore di imprese. Detto ciò – punta il dito Confesercenti Firenze – siamo decisamente sorpresi e arrabbiati per la sufficienza con la quale si aprono cantieri in alcune delle nostre principali strade commerciali. Sufficienza sì in quanto i lavori sono stati avviati senza che vi sia stata nessuna informazione preventiva: siamo venuti a conoscenza dei lavori dai cartelli stradali. Tra l’altro, il mancato rispetto delle date di inizio dei lavori indicate nei cartelli genera incertezza sull’effettiva durata e sulla fine degli stessi.
Ma insomma non si poteva rinviare tutto ad anno nuovo? Sì, secondo Confesercenti, “la natura dei lavori stessi ci lascia perplessi in quanto non sono dettati da nessuna urgenza. Si tratta, infatti, del piano di sostituzione delle tubature del metano a cura di Toscana Energia. Nei nostri frequenti incontri con questa azienda – spiega l’associazione di categoria – ci è sempre stato detto che i lavori sono necessari, ma non urgenti perché l’urgenza deriva da un eventuale perdita o da una rottura improvvisa delle stesse. Nel nostro caso si tratta di un normale piano di sostituzione delle tubature che hanno qualche decina di anni e giustamente devono essere sostituite. Non sappiamo perché si agisca con tale sufficienza e leggerezza, ben sapendo che un cantiere aperto nel periodo natalizio rappresenta un rischio reale per l’economia delle imprese, senza considerare, poi, che intorno al 15 dicembre tutte le ditte appaltatrici prevedono un periodo di ferie del personale, con il rischio che il cantiere non abbia concluso i lavori prima delle festività. Rivendichiamo dunque più rispetto per i cittadini e le imprese evitando, quando possibile, disagi e situazioni di difficoltà. Nessuno vuol impedire i necessari lavori, ma è bene che a dicembre i cantieri si chiudono, non che si aprano”.
Un esempio? Eccolo. Concefesercenti chiede che “qualora i lavori appena iniziati sia in Borgo La Croce che in Borgo
Ognissanti sforino il primo dicembre, questi vengano sospesi in modo da ripristinare una situazione di
normalità e rendere praticabili gli spazi per gli acquisti natalizi”.

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