Moda, il sorpasso nelle imprese straniere

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L’artigianato della moda toscana fa i conti con la crisi, che ha colpito duro in questi ultimi anni, ma anche con la necessità di un ammodernamento strutturale e funzionale che richiede investimenti, con il ricambio generazionale degli addetti e con la necessità di differenziare la committenza per evitare di diventare prigionieri di uno o pochi clienti. E’ in sintesi quanto risulta dall’indagine condotta da Cna Toscana raccogliendo 127 questionari di pelletterie, imprese di abbigliamento e tessili delle varie province. Il rischio più grande resta quello della monocommittenza, che finisce per creare una eccessiva dipendenza, con tariffe non abbastanza remunerative, anche se questa formula appare più semplice da gestire a breve termine. L’obiettivo sarebbe dunque puntare a una differenziazione, cercando nuova committenza che permetta di ridurre i rischi del portafoglio. Ma appare necessario anche lavorare per migliorare l’efficienza, adottare un turn over che permetta di far subentrare personale giovane e innovare nei macchinari per migliorare gli standard di lavorazione. Esigenze che pongono le aziende di fronte alla necessità di individuare risorse per attuare questa trasformazione e rimanere competitive sul mercato. Per questo Cna tra le proposte avanzate alla Regione inserisce l’incremento della dotazione finanziaria dei bandi di microinnovazione, ma anche voucher individuali per la formazione sia degli imprenditori che dei dipendenti.

Infine un dato significativo: il sorpasso che sta avvenendo nel settore moda delle imprese artigiane straniere, che in Toscana sono ormai il 49,2%.

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