Regione, piano di tagli su personale e partecipate

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Tagli su tagli. Il Governo è pronto a decapitare le risorse destinate alla Toscana per 444 milioni, che considerando i 130 milioni in più promessi alla sanità significa doverne raggranellare oltre 300. Una cifra tutt’altro che esigua, visti i tagli già fatti e la necessità di investimenti per fronteggiare la crisi. E così il governatore Enrico Rossi vara la manovra salva conti. Una manovra fatta di esuberi e uscita da tutte le partecipate, con l’eccezione di Fidi Toscana, oltre alla già annunciata rivoluzione della sanità regionale. Questo perché, ha spiegato Rossi, “non vogliamo ridurre i servizi o le politiche per la scuola, il sostegno alla cultura, le politiche sociali e gli investimenti necessari a rendere la Toscana più competitiva, né aggiungere nuove tasse”. Insomma, prima di chiedere altre risorse per mantenere la struttura, bisogna alleggerirla il più possibile. Previsto così l’avvio di esuberi che riguarderanno il 10% dei dipendenti sia della Regione che degli enti dipendenti, dai dirigenti in giù. Tanto che in Regione dovrebbe rimanere un solo direttore generale al posto di otto e una trentina di dirigenti in meno sugli attuali 115. Un piano che prevede per altro cinquemila pensionamenti, cifra che richiederà comunque un certo esborso. Al loro posto si inizierà ad inserire dei giovani, chiaramente con le regole del turn over. Un altro aspetto importante della manovra è quello delle partecipate, da cui la Regione dovrà necessariamente uscire, dismettendo le quote il suo possesso, anche se – come ha dichiarato Rossi – non mancherà l’aiuto istituzionale. Poi c’è la rivoluzione della sanità, di cui si è già detto, che porterà le Asl da 12 a 4. Infine un aiuto arriverà dalla politica, con il taglio già previsto dal 2015 che prevede il passaggio 45 a 40 consiglieri e da 10 a 8 assessori, con un risparmio stimato di 7 milioni. Basterà a tenere a galla la barca? Forse no, forse i cittadini dovranno contribuire in qualche modo. Già si è parlato di ticket sanitari maggiorati per alcune fasce di reddito. Ma il problema è che anche le famiglie stanno già tagliando le spese, laddove ormai è ancora possibile. (Ma.Ab.)

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