Ristrutturazioni più facili con i bonus per i condomini

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“Ci fa piacere che per la prima volta, al momento di licenziare una Finanziaria che si propone di rilanciare il mercato immobiliare attraverso le riqualificazioni e le ristrutturazioni edilizie, il Governo abbia deciso di coinvolgere i condomini. Un passaggio importante, perché sottintende che non si tratta solo di pensare alle singole unità immobiliari ma ad un intero contesto, comprendendo cioè le parti condivise degli edifici dove spesso più manca la manutenzione e dove invece bisogna intervenire se si vuole migliorare l’efficienza energetica, per non parlare della questione antisismica. Tenendo per altro conto del fatto che una grande percentuale della popolazione, oltre l’80% solo in Toscana, abita in condominio”. E’ il primo commento del presidente nazionale di Confartamministratori, Alessandro Ferrari, alla manovra presentata dal Governo in relazione agli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e per l’efficienza energetica.

“Gran parte dei 2.084.630 immobili residenziali schedati dalla Regione in Toscana nel 2012, di cui 507.270 a Firenze, risultano datati – prosegue Ferrari – e hanno necessità di interventi di vario tipo: la Finanziaria potrebbe rappresentare un incentivo importante in questo senso”.

La manovra finanziaria del Governo confermerebbe per il 2017 gli incentivi alle ristrutturazioni edilizie e per l’efficienza energetica. I bonus sono stati allargati anche ai condomini con una dotazione complessiva di 3 miliardi. Quarantamila euro per ciascun appartamento, con una detrazione del 65% che può salire al 70% se interessa l’involucro (il cappotto) dell’edificio e al 75% se viene dimostrato con certificazione il miglioramento della prestazione energetica. La detrazione viene stabilizzata fino al 2021. L’ecobonus per i singoli appartamenti resta invece al 65% anche per tutto il prossimo anno. E sempre per tutto il 2017 vengono confermati anche il bonus per le ristrutturazioni al 50% e quello per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (dentro le ristrutturazioni) sempre al 50%. Ma c’è anche il cosiddetto “sismabonus”, che potrà raggiungere l’85% in caso di miglioramento di 2 classi di rischio.

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