Turismo, linee guida
per una nuova legge

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“Il turismo della Toscana è regolamentato da una legge che non funziona, tanto che la stessa Regione sta portandone avanti una revisione. In questo contesto, come Federalberghi vogliamo poter dire la nostra stavolta, dopo essere stati esclusi in passato da ogni tavolo dei concertazione, così che chi si trova a dover applicare le norme non ha potuto esprimersi. E i risultati si sono visti”. Ha introdotto così, il segretario generale di Federalberghi Toscana Pier Luigi Masini, l’incontro sulla riforma del testo unico del turismo della Regione Toscana organizzato da federalberghi a Chianciano Terme per attuare una riflessione sulle esigenze delle imprese alberghiere, alla luce della situazione attuale e della necessità di guardare in prospettiva.

Nel mirino di Federalberghi anche la proliferazione di strutture ricettive caratterizzate da un forte abusivismo, definite come agriturismo, bed & breakfast, dimore storiche, che non hanno gli stessi obblighi verso i clienti degli alberghi e quindi appaiono favorite.

Presente all’incontro anche il capo di Gabinetto dell’assessore regionale al Turismo Manuele Braghero, che ha ribadito come “la Regione deve svolgere il suo ruolo, che è quello di coordinare” e ha poi lanciato una proposta, sottolineando l’esigenza di mettere assieme strategie di promozione coordinate, facendo comarketing con i privati e con le Camere di commercio. Braghero ha poi lanciato l’ipotesi di fare delle sperimentazioni in tal senso, attraverso operazioni promozionali mirate su determinate aree e contesti, come potrebbero essere il Chianti o il termale, varando una strategia aggressiva che risulti attrattiva verso una nuova utenza.

All’incontro hanno preso parte anche il presidente di Federalberghi Toscana Paolo Corchia, i vicepresidenti Marco Bianciardi e Francesca Taddei e l’avvocato Federica Bonafaccia che ha parlato della classificazione delle imprese ricettive.

 

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