Anziani, cresce il bisogno di assistenza

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Secondo l’Istat, nel 2011 gli over 65 in Italia erano circa 12 milioni e 300 mila – con oltre sei milioni di ultra settantacinquenni – mentre nel 2030 saranno il 33% della popolazione, con 3,5 milioni di non autosufficienti (contro gli attuali 2 milioni). Si stima che nel 2013 a Firenze gli over 65 fossero circa 243mila. Non stupisce dunque scoprire dalla nuova ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute, la compagnia del Gruppo Unipol specializzata in assistenza sanitaria, che 1 fiorentino su 2 (51%) conosca personalmente casi di persone non autosufficienti che hanno bisogno di assistenza. Ma a chi si affiderebbero gli abitanti del capoluogo toscano per le cure alle persone non autosufficienti? Se il 25% si rivolgerebbe a una casa di cura e il 18% al Servizio Pubblico, la maggior parte dei fiorentini crede che sia la famiglia la principale “istituzione” che deve prendersi carico dell’assistenza. Come? Direttamente un familiare secondo il 34% (percentuale che sale al 41% se a rispondere sono le donne) o attraverso una badante, per quasi 1 fiorentino su 4 (23%).

E come muoversi nella maniera più rapida ed affidabile per reclutare la badante? Per più di 1 fiorentino 2 due è il passaparola lo strumento migliore: il 59% infatti si affiderebbe alle indicazioni di amici e parenti. Non solo, perché il 16% chiederebbe consiglio al proprio Comune o Provincia, il 12% alle associazioni di volontariato mentre l’8% si affiderebbe alle agenzie per il lavoro.

Il problema della non autosufficienza è una delle sfide centrali della sanità italiana per il prossimo futuro ed è ormai evidente che il SSN, farà sempre più fatica a rispondere alle reali esigenze del cittadino. Nonostante l’aumento della popolazione anziana e quindi del fabbisogno assistenziale, in Italia infatti, la spesa pubblica per la non autosufficienza è rimasta costante: secondo la Ragioneria Generale dello Stato, la percentuale di PIL destinata alla spesa per anziani non autosufficienti è rimasta immutata tra il 2010 e il 2011, attestandosi all’1,28%.

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