Un nuovo “superfood” tutto toscano. Si tratta di “Amaranta”, una selezione di amaranto, uno pseudocereale tradizionalmente coltivato nelle regioni andine e centroamericane. È stata messa a punto nelle campagne aretine – tenendo conto delle condizioni ambientali e climatiche della nostra regione – da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Scienze delle Produzioni Agroalimentari e dell’Ambiente (Dispaa) dell’Università di Firenze, coordinato da Paolo Casini, professore di Agronomia e coltivazioni erbacee. La ricerca è stata possibile grazie al contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Per favorire la diffusione di questa pianta esotica, idonea per l’alimentazione dei celiaci e annoverata tra i superfood per le elevate qualità nutritive e nutraceutiche, gli studiosi fiorentini hanno organizzato un appuntamento martedì 31 marzo (Aula Magna della Scuola di Agraria, piazzale delle Cascine – ore 10) dal titolo “Coltivazione dell’amaranto in Toscana: messa a punto dello ‘starting pack’ per gli agricoltori”, rivolto agli operatori del settore.