Migliorare la capacità di riconoscere e diagnosticare in modo precoce le malattie infettive per consentire l’avvio tempestivo della terapia più adeguata. E’ lo scopo di un progetto regionale coordinato dal dottor Stefano Grifoni, direttore del Dea di Careggi, rivolto in particolare ai medici che operano presso i dipartimenti di urgenza degli ospedali, ma anche quelli del 118, cioè coloro che per primi si imbattono in questi casi. Progetto al via da Firenze giovedì 27 ottobre (dalle ore 14 Hotel Mediterraneo, “Le problematiche infettivologiche in DEA: nuovi approcci diagnostici e terapeutici” con il dottor Alessandro Bartoloni e il dottor Simone Vanni).
“Purtroppo le malattie infettive non sono scomparse – spiega Grifoni – anzi ci troviamo oggi a riconoscerne alcune che prima non sapevamo neanche cosa fossero, come la dengue. Ma assistiamo anche alla ricomparsa di casi di malaria e di malattie sessualmente trasmissibili come la sifilide. Ci sono malattie che hanno tipica sintomatologia influenzale ma sono ben altro. Senza contare la meningite, che da un punto di vista diagnostico ha esordio che non sempre manifesta sintomi classici come il mal di testa. Riflettendo su questo e sui cambiamenti della società, con le tante integrazioni, abbiamo pensato a una serie di corsi da sviluppare su base regionale con i responsabili dei Dea e gli infettivologi per migliorare le capacità diagnostiche”.